<  Torna indietro

La Stampa | A Torino torna l’EstOvest Festival con concerti in metropolitana e tra le mummie

Dopo aver celebrato i suoi primi ventun anni, lo Xenia Ensemble cambia passo e diventa Next – New Ensemble Xenia Turin. Il quartetto di musiciste (tutte donne, tutte straniere e tutte residenti a Torino) capeggiato dalla violinista Eilis Cranitch, l’unica rimasta a far parte della nuova formazione, ora affiancata da Adrian Pinzaru (violino), Claudio Pasceri (violoncello) e Mizuho Ueyama (viola), si è evoluto dimostrando una tendenza all’innovazione, allo scambio e alle connessioni. Vocazione che si riflette fortemente in «EstOvest», il festival musicale che da ormai sedici edizioni viene organizzato dall’associazione Xenia e che quest’anno è ancor più ricco di scambi e di intrecci (www.estovestfestival.it).

Sostenuta dalla Compagnia di San Paolo e dalla Regione Piemonte, la rassegna, che ha ricevuto la Effe Label (l’etichetta che mira a selezionale le eccellenze festivaliere europee), fino al 10 dicembre presenta un fitto calendario che tocca diversi spazi in ben dieci città differenti ed è incentrata intorno al tema che lega spirito e musica, interiorità e condivisione. La caratteristica del programma è di proporre da un lato la comparazione e l’integrazione di antiche tradizioni musicali con lo stile contemporaneo, dall’altro rivisitare le composizioni d’avanguardia occidentale in uno spirito appunto di scambio e ricerca creativa.

PIÙ DI 50 ARTISTI  

Oltre 50 gli artisti internazionali presenti, tra cui Ballakè Sissoko, la Camerata RCO (Royal Concertgebouw Orchestra), Stephan Braun, Rohan De Saram, con composizioni appositamente commissionate (come l’opera vincitrice del concorso di composizione Call for Scores 2017), una masterclass e progetti didattici, oltre a un’orchestra da camera (Orchestra da Camera Accademia di Pinerolo). Il tutto spalmato in 28 concerti con cinque prime nazionali e una prima esecuzione mondiale, sparpagliati in vari spazi, da quelli abituali (Accademia di Musica di Pinerolo, Folk Club di Torino, Teatro Giacosa di Ivrea) fino ad alcuni di rilevanza spirituale (Chiesa di Battuti Bianchi di Bra, Abbazia di Novalesa) e alcuni di recente restauro (Polo del ‘900 di Torino, Teatro Sociale di Camogli, Villa Nigra di Miasino) e particolarmente suggestivi (Museo Ettore Fico, Castello di Rivoli, Palazzo Reale di Genova, Casa Antonelli di Torino).

LE LOCATION  

Sono proprio i luoghi meno consueti a ospitare gli appuntamenti più intriganti, a cominciare da una stazione della Metropolitana di Torino che accoglierà alcune incursioni musicali pensate appositamente «per chi è di corsa» (mercoledì 18 alle 16,30, 17, 17,30 e 18 alla fermata Porta Nuova con anche la performance del danzatore Andrea Gallo Rosso), per arrivare alla farmacia di Porta Palazzo di Torino dove si potrà ascoltare musica da camera tra chi compra un’aspirina o uno sciroppo per la tosse (sabato 4 novembre alle 11,30), passando anche per la libreria-bistrot Il Bardotto di Torino e lo Studio di architettura Artom&Zanotti Architetti Associati, sempre di Torino.

Tra i più attesi, visto anche il successo della passata edizione, c’è il Cushion Concert che sabato 11 novembre alle 20 vedrà aprire il Museo Egizio di Torino a un concerto in cui, accomodandosi su dei cuscini tra mummie e sarcofaghi, si potrà ascoltare il violoncellista tedesco Stephan Braun con le sue improvvisazioni che strizzano l’occhio al jazz.

via La Stampa