News Spettacolo | Spiriti Musicali – Festival di musica di oggi – XVI Edizione 12 ottobre – 10 dicembre 2017
Uno “spirito musicale” vede senza guardare, al pari di uno stormo di volatili in migrazione, “sente” la propria meta, sviluppa intimamente il proprio percorso creativo. L’esito finale di questo viaggio sarà visibile a tutti: l’opera d’arte. Sul profondo e fondamentale legame che esiste tra Spirito e Musica, tra Interiorità e Condivisione è incentrato EstOvest 2017. Giunta alla sua sedicesima edizione, la rassegna di musica d’oggi il cui fine è la ricerca in ambito contemporaneo, ha come titolo “Spiriti Musicali”. Quest’anno – racconta Claudio Pasceri, coordinatore artistico del festival – ci si concentrerà più che mai, per mezzo di un’ideale lente di ingrandimento, sugli elementi nascosti della musica, sulle “pieghe” delle partiture ovvero sui piccoli dettagli attraverso cui i compositori, creatori e interpreti rivelano il proprio Spirito e i propri valori: sensibilità, spiritualità, rettitudine, legame con la vita, amore per la bellezza, senso di condivisione e empatia verso i propri simili.
EstOvest 2017 sarà costellato di tante presenze artistiche diverse: autori, musicisti, compositori, interpreti, scrittori, musicologi e un liutaio. Anche EstOvest OFF, Around e Scuola saranno declinazioni dello stesso concetto di Spirito musicale. Tante angolature da cui guardare il Festival, potente nella sua geometria, affascinante come uno stormo in volo.
Organizzato dall’Associazione Ensemble Xenia, presieduta da Eilis Cranitch, EstOvest 2017 propone, da un lato la comparazione e l’integrazione di antiche tradizioni musicali con lo stile contemporaneo, dall’altro rivisita le composizioni d’avanguardia occidentale, in uno spirito di scambio e ricerca creativa.
Tante le peculiarità di quest’anno tra cui più di cinquanta artisti internazionali come Ballakè Sissoko, la Camerata RCO (Royal Concertgebouw Orchestra), Stephan Braun, Rohan De Saram, composizioni appositamente commissionate (come l’opera vincitrice del concorso di composizione Call for Scores 2017), una masterclass e progetti didattici, la presenza di un’orchestra da camera (Orchestra da Camera Accademia di Pinerolo) e NEXT- New Ensemble Xenia Turin, l’approdo nuovo e naturale del percorso ultraventennale dello Xenia Ensemble.
Ventotto gli appuntamenti che dal 12 ottobre al 10 dicembre 2017 saranno ospitati in vari spazi, abituali per la musica (Accademia di Musica di Pinerolo, Folk Club di Torino, Teatro Giacosa di Ivrea), alcuni di rilevanza spirituale (Chiesa di Battuti Bianchi di Bra, Abbazia di Novalesa), alcuni di recente restauro (Polo del ‘900 di Torino, Teatro Sociale di Camogli, Villa Nigra di Miasino), alcuni particolarmente suggestivi (Museo Ettore Fico e Museo Egizio di Torino, Castello di Rivoli, Palazzo Reale di Genova, Casa Antonelli di Torino) altri anticonvenzionali e decisamente urbani (stazione della Metropolitana, libreria-bistrot Il Bardotto, farmacia di Porta Palazzo, Studio di architettura Artom&Zanotti Architetti Associati).
Dieci le città tra Piemonte e Liguria interessate ad avvicinare nuovo pubblico alla musica contemporanea nel modo più semplice e spontaneo possibile. Anche con l’aiuto, perché no, di un cuscino come nel cushion concert al Museo Egizio (11 novembre) dove gli spettatori saranno infatti invitati a crearsi un “giaciglio personale” tra sfingi, sarcofagi e statue di faraoni e divinità.
Quindici progetti di musica contemporanea dedicati all’artista e alla sua ispirazione. Il festival inaugura con una residenza artistica di Rohan De Saram e del quartetto NEXT sul lago d’Orta. Una conversazione intorno alla musica con il pubblico (PAROLE E SUONI, LA MUSICA DI OGGI DA SCELSI ALL’IMPROVVISAZIONE, 13 ottobre), una masterclass con l’emergente Quartetto Sincronie di Roma, due concerti a Miasino e Rivoli (LA MUSICA DI UNA VITA. ROHAN DE SARAM, 14-15 ottobre) sono tutte tappe della stessa residenza, un’esperienza a 360 gradi. Rohan De Saram, grandissimo violoncellista, è uno dei punti di riferimento nella musica del Novecento, dedicatario di molte opere di grandi compositori, da Berio a Xenakis, ex componente del noto Quartetto Arditti. Nella conversazione con il pubblico verranno fornite delle “chiavi di lettura” affinché l’ascolto di Berio, Feldman e Donatoni sia meno “al buio”. Il concerto invece rappresenta il viaggio musicale della vita di Rohan, con una panoramica su autori di ogni parte del mondo che hanno scritto per lui. In prima esecuzione assoluta verrà eseguito il Quintetto d’archi del compositore giapponese Shoichi Yabuta, vincitore della Call for Scores 2017.
Il concerto nella metropolitana (METROFESTIVAL, 18 ottobre) è un’anteprima “per chi è di corsa” di quanto succederà nei mesi successivi durante il festival. Il ritmo incalzante delle danze strampalate dell’americano John Adams, gli ingranaggi grotteschi dei lavori del russo Dmitri Shostakovich, la poliritmia della musica del sudafricano Kevin Volans. Mondi creativi diversi per comunicare, attraverso il quartetto d’archi NEXT – New Ensemble Xenia Turin, il messaggio di “Spiriti Musicali”. La presenza del danzatore Andrea Gallo Rosso costituisce un ponte di collegamento tra la musica del quartetto e il luogo metropolitano.
Intriso di Spiritualità è il progetto che abbraccia tradizioni musicali cristiane e opere contemporanee d’ispirazione religiosa (UNDICI ORE DOPO IL TRAMONTO). Il 31 ottobre 2017 ricorrono i cinquecento anni dall’affissione delle 95 tesi sul portone della Chiesa di Wittenberg con conseguente inizio della Riforma luterana. Johann Sebastian Bach, è uno dei grandi portavoce della Riforma. Il programma all’Abbazia di Novalesa (22 ottobre) prevede da un lato alcuni brani tratti dal repertorio gregoriano e dall’altra alcune partiture contemporanee. Dall’estasi contemplativa del compositore estone Sven Tüür al dramma intimo di una delle più profonde compositrici di oggi, la russa Sofia Gubaidulina. Nel secondo round del progetto, al Museo Ettore Fico (19 novembre), accanto ai brani contemporanei, Bach viene presentato tre volte e da tre angolazioni diverse. Il Bach dei Corali, il Bach per strumento solista, il Bach dei Concerti Brandeburghesi (per più strumenti). Gaestano Nasillo sarà il protagonista principale affiancato da NEXT – New Ensemble Xenia Turin e dal Coro “Abbazia della Novalesa”.
La co-produzione con l’Accademia di Musica di Pinerolo (IL BAROCCO DEL XX SECOLO) vede la presenza dell’Orchestra da Camera Accademia, formata dai migliori allievi dell’Accademia di Pinerolo. Il sottotitolo del progetto (29-30 ottobre) “Concerto grosso dall’Italia all’Unione sovietica” serve a suggerire all’ascoltatore che non si vuole presentare la musica barocca secondo la prassi esecutiva del tempo (restituzione filologica) ma che si intende andare verso una direzione estraniante. La musica italiana del Settecento di Corelli e Vivaldi viene infatti accostata a quella di Alfred Schnittke, esponente dell’avanguardia russa del Ventesimo secolo. Il genio graffiante del compositore russo morto nel 1998 trasporta il mondo sonoro barocco nella Russia sovietica, lo deforma, lo corregge, lo “sbatacchia” come un capo dentro una lavatrice, lo taglia e lo ricuce, per restituirlo, grazie alla sapiente forbice dell’ironia, come qualcosa dalla foggia irriconoscibile.
Nei fastosi spazi del Palazzo Reale di Genova In collaborazione con Le Strade del Suono (TRA FOLLIA E POTERE, 5 novembre) si potrà ascoltare la rielaborazione delle ultime due partiture di Robert Schumann, i Gesänge der frühe (I Canti del mattino) op. 133 e le Geistervariationen (Variazioni degli Spettri) ad opera dei compositori Matteo Manzitti e Stefano Guarnieri. Queste pagine segnano il labile confine tra la placida vena cantabile ed i tormenti improvvisi del compositore. Ad esse si accosta il capolavoro di Peter Maxwell Davies, Eight Songs for a Mad King, partitura simbolo del teatro musicale del Novecento. Un’esecuzione altamente simbolica interpretata dal baritono Maurizio Leoni e dall’Eutopia Ensemble.
EstOvest Festival 2017 e l’Istituto piemontese Antonio Gramsci intendono viaggiare nella Russia di fine Ottocento, attraversare l’Unione Sovietica, la caduta del Comunismo, per giungere ai giorni nostri. Dagli Zar, al Soviet Supremo, agli Oligarchi della Nuova Russia. Tre incontri al Polo del ‘900 (MUSICA E POTERE. L’ANIMA RUSSA, 9, 16 e 23 novembre) in cui il pubblico si accosterà, attraverso la storia, la letteratura, la musica e le arti visive, alle stanze del potere. Inaugurerà il percorso il brillante Quartetto Lyskamm. Tante sono le voci,Tchaikovsky, Borodin, Shostakovich, Prokofiev, Gubaidulina e Schnittke, che confluiscono in un unico e grande “Spirito Russo”.
Con Stephan Braun entra nel festival con energia il Jazz nel magnifico scenario del Museo Egizio di Torino. Violoncellista tedesco di formazione classica Braun è un “virtuoso apollineo”. Propone improvvisazioni raffinate con uno stile moderno anche grazie al live elettronics (STEPHAN BRAUN, JAZZ-CELLOMAN, cushion concert, 11 novembre). Altro concerto solistico (LA VOCE,IL CANTO E LA PAROLA, 24 novembre) è quello che vede protagonista, alla Fondazione Bottari Lattes di Monforte d’Alba, la cantante-attrice Silvia Lorenzo.
Nell’incontro tra NEXT – New Ensemble Xenia Turin e Ballaké Sissoko si supereranno i confini della cosiddetta “musica colta” (MUSICA DA CAMERA SENZA CONFINI, 25 novembre). Due importanti famiglie di strumenti della tradizione plurisecolare entreranno in comunicazione: da una parte la kora, particolare arpa-liuto del continente africano, dall’altro il quartetto d’archi, oggetto privilegiato nella produzione della musica europea degli ultimi tre secoli. Ballaké Sissoko, artista di fama mondiale dal suono delicato, sarà per la prima volta ospite del festival EstOvest 2017 al Folkclub di Torino.
Altro viaggio nella musica da camera è il concerto in collaborazione con Gli Accordi Rivelati al Teatro Giacosadi Ivrea (LUCE INTELLETTUAL, PIENA D’AMORE, 26 novembre). Protagonista del concerto sarà la Camerata RCO (Royal Concertgebouw Orchestra), costola di una delle più prestigiose orchestre del mondo. Ad essa si affiancheranno Adrian Pinzaru e Claudio Pasceri per l’esecuzione, in prima italiana, del superbo sestetto d’archi Seraphim Canticles della giovane compositrice russa Lera Auerbach.
Il concerto che chiude EstOvest 2017 (SPIRITI MUSICALI, 9 dicembre-10 dicembre) intende essere un omaggio ai principali compositori ascoltati nel festival. Una carrellata di brani già proposti, con qualche importante aggiunta. Il duo KV 423 per violino e viola del genio di Mozart e Introduction et Allegro per quartetto d’archi di Martin Loridan, vincitore di Call for Scores 2016.
Il festival ha ricevuto la EFFE Label 2017-2018 (Europe for Festivals, Festivals for Europe), piattaforma internazionale dei festival promossa dall’EFA-European Festivals Association. Aderisce al network ECMTA (European Chamber Music Teachers Associations), a NUOVISSIMA (rete di associazioni piemontesi di musica contemporanea) ed è inserito nel calendario di Contemporary Art. La capacità di “progettare in rete” con svariate realtà del territorio, insieme alla creazione di un network artistico di livello internazionale, è una caratteristica del Festival EstOvest che da ben sedici edizioni si è guadagnato la stima di fondamentali sostenitori quali la Compagnia di San Paolo (Maggior Sostenitore) e la Regione Piemonte e si colloca con un respiro internazionale nel panorama contemporaneo italiano.
ESTOVEST OFF
Musica di qualità in luoghi inusuali, sale da musica “temporanee” come una farmacia o uno studio di architettura. Nella Farmacia di Porta Palazzo di Torino verranno proposte (4 novembre) due prime esecuzioni italiane di Valentin Silvestrov e Lera Auerbach dalla giovanissima violoncellista italo-francese Clara Ruberti. Presso lo studio Artom&Zanotti Architetti Associati (Casa Antonelli del 1846) il grande liutaio canadese Bernard Neumann metterà il luce gli elementi strutturali degli strumenti ad arco intesi come architetture sonore (18 novembre). Un concerto con i violinisti Adrian Pinzaru e Eilis Cranitch, nonché un’occasione per visitare un luogo storico solitamente chiuso ai visitatori.
ESTOVEST AROUND
Tre incontri “Around Lutero a Cinquecento anni da un’idea” (19 ottobre), “Around Follia e capolavori in musica” (2 novembre), “Around Architettura e Potere”(30 novembre) che si mettono in relazione con i tre concerti della rassegna “Undici ore dopo il tramonto ”, “Tra Follia e Potere”, “Musica e Potere”. Si parte dal tema del concerto per andare in “altri luoghi”, non necessariamente musicali. Sarà il musicologo Marco Testaa coordinarli presso la Libreria-Bistrot Bardotto di Torino. Ospiti il docente universitario Roberto Scagno, l’archeologa Maria Stella Busana, il direttore dell’Osservatorio culturale del Piemonte Luca Dal Pozzolo, il direttore di coro Enrico Demaria, la studentessa Adele Zaglia, la musicologa Benedetta Saglietti, lo psichiatra Piergiorgio Testa, la coreografa e danzatrice Francesca Cola, l’architetto Italo Zanotti. Dopo gli incontri che si tengono alle 18, sarà possibile per il pubblico fermarsi per gustare l’aperitivo.
ESTOVEST SCUOLA
A Villa Nigra di Miasino si svolgerà un capitolo di EstOvest Scuola 2017. Il violoncellista Rohan De Saramterrà una masterclass di due giorni i cui allievi saranno i componenti del Quartetto Sincronie.
Il secondo momento di EstOvest Scuola è legato alla preparazione del progetto IL BAROCCO DEL XX SECOLO (29-30 ottobre) che vedrà docenti e allievi della prestigiosa Accademia di Musica di Pinerolo, confluire nell’Orchestra da Camera Accademia. Il Festival ha voluto estendere anche ai Licei di Torino l’intero percorso MUSICA E POTERE. L’ANIMA RUSSA (9, 16 e 23 novembre). I tre incontri al Polo del ‘900 saranno presentati anche al mattino per i ragazzi delle scuole.
CALL FOR SCORES
Ogni anno l’Associazione Ensemble Xenia, in concomitanza con il Festival EstOvest indice una Call for Scoresinternazionale, per sostenere e promuovere la produzione artistica delle nuove generazioni di compositori. Shoichi Yabuta è il geniale compositore vincitore della Call for Scores 2017. Giapponese, già vincitore nel 2015 del Primo Premio al 70th Geneva International Music Competition, Yabuta ha scritto un brano per quintetto d’archi dal titolo Deposition. Il brano, secondo le indicazioni inserite nella Call, doveva essere per quintetto d’archi nell’accezione “schubertiana”, ovverosia per quartetto con l’aggiunta di un secondo violoncello anziché del contrabbasso.
via News Spettacolo